Civita News: Civitavecchia, Il Popolo della Città aderisce alla manifestazione ad Allumiere per dire NO ai rifiuti romani

Il Popolo della Città aderisce alla manifestazione “NO alla discarica”, indetta per venerdì 18 marzo, dal sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio.
Partecipiamo, ovviamente, per difendere il nostro sacrosanto diritto alla salute e per dire no al progetto scellerato del sindaco Alemanno che vorrebbe smaltire nel nostro territorio i rifiuti di Roma.
E’ paradossale e grottesco pensare di amministrare una città cercando di “accollare” ad altri oneri e responsabilità. Appena insediato Alemanno voleva scaricare in provincia i Rom della Capitale, oggi vorrebbe far bruciare i rifiuti romani nel nostro territorio. Il 18 marzo, quindi, saremo ad Allumiere per ribadire al sindaco di Roma che il problema dei rifiuti deve risolverselo in casa, evitando scorciatoie, così come fanno tutti gli amministratori che non si chiamano Gianni Alemanno. Il 18 saremo lì per schieraci con il Consiglio regionale del Lazio che, ad unanimità, ha approvato una mozione che respinge la proposta di scaricare i rifiuti di Roma ad Allumiere, e con la presidente Polverini che da sempre ha assunto una posizione contraria a quella di Alemanno. Saremo lì per fare fronte comune e per chiedere alla Regione Lazio la modifica del piano regionale dei rifiuti.
Civitavecchia ha già sacrificato per Roma e per il proprio Paese tutto ciò che aveva da sacrificare (e da svendere) in ambito territoriale, ambientale e sanitario. Ricordiamo al sindaco onorevole Gianni Alemanno e a chi, negli ultimi cinquant’anni, ha governato la nostra città, che su Civitavecchia insistono servitù come: una centrale a carbone, una ad olio combustibile, un porto internazionale, una piattaforma petrolifera marina, un cementificio e nonostante ciò abbiamo un tasso di disoccupazione da sud Italia. Noi saremo lì con la nostra gente a manifestare, per difendere i nostri diritti sanciti dalla Costituzione, e ci auguriamo che con noi ci possa essere anche tutta la classe politica civitavecchiese che ha chiesto di rappresentarci. Perché rappresentarci significa farlo anche quando c’è da mettere a rischio la propria carriera politica.
Noi, tra politica e popolo, scegliamo il popolo. Sempre. Chi non ci sarà avrà scelto altro.

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