Trc Giornale: “Pendolarismo al collasso”

"Disservizi, guasti, convogli ridotti, ritardi cronici e sporcizia aumentano sui treni ormai in proporzione all'aumento del costo dei servizi. La condizione dei pendolari che viaggiano sulla linea ferroviaria Civitavecchia – Roma è al collasso e la politica locale se ne lava prontamente le mani, dopo aver ignorato per anni la questione nonostante i ripetuti solleciti anche da parte nostra.

Quando chiedevamo pubblicamente al Sindaco Moscherini di nominare un proprio delegato che si occupasse a tempo pieno dei problemi del pendolarismo non era certo per ottenere uno strapuntino al Comune (tant'é che qualcuno ce lo propose e noi gentilmente rifiutammo) ma perché vivendo quotidianamente questa realtà ci rendevamo conto che per arginare i disagi ed i disservizi subiti da una rilevante fetta di popolazione, cioè i pendolari, occorreva un coinvolgimento concreto e deciso da parte del primo cittadino, considerato anche il rapporto personale che il sindaco ha, e che non perde occasione di vantare, con l'assessore ai trasporti della Regione Lazio Francesco Lollobrigida.

Come è consuetudine invece nessuno al Comune di Civitavecchia ha ritenuto di dover ascoltare i suggerimenti che arrivavano dal territorio anche su questo importante aspetto della vita locale, e ci troviamo oggi di fronte ad una situazione insostenibile. Ritengo che sia troppo tardi per recuperare ora certe mancanze dopo che per quasi 5 anni l'attuale Giunta se ne è disinteressata completamente.

Dall'esperienza di questa Amministrazione comunale noi cittadini dobbiamo imparare a farci rispettare di più dalla classe politica. I rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori devono capire che non possono non ascoltare le richieste e i suggerimenti che arrivano dal territorio. E soprattutto devono imparare che quando si chiede il voto per rappresentare i cittadini, una volta eletti bisogna farlo. Oggi invece vedo troppe persone impegnate, e per troppo tempo, a farsi portavoce dei poteri forti difendendo gli interessi di pochi. E questo modo di fare, va cambiato perché alla lunga sono i molti, i cittadini cioè, a farne le spese!

Antonio Cacace
Presidente Il Popolo della Città

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